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Anche la dieta va in vacanza?

Scritto da Alessandra Grifoni

On 02/08/2020

Siamo arrivati al mese di Agosto, mese delle vacanze per la maggior parte di noi! Tante persone a causa del periodo di quarantena hanno iniziato il proprio percorso di dimagrimento solo da 1 o 2 mesi e cominciano a vederne i risultati, ma ora devono partire per le ferie e diventa tutto più complicato.

Condivido qui qualche riflessione e consiglio che mi sento di dare, soprattutto per chi  vive il conflitto tra la parte di sè che vuole godersi le vacanze al 100% senza “imposizioni” e quella che vorrebbe continuare a vedere il peso calare anche in questo mese dell’anno.

La parola d’ ordine è sempre organizzazione: “mentale” e pratica.

Dal mio punto di vista il modo più semplice per viversi al meglio questo periodo è ragionare su come vogliamo viverlo.

Per molti la vacanza rappresenta  la gratificazione di un anno di lavoro e non può essere soggetta a limitazioni, per altri invece è perfettamente conciliabile con il mantenimento della dieta senza troppo sforzo. Altri ancora non vogliono mettere dei paletti a chi viaggia con loro oppure vogliono sentirsi liberi di assaggiare prodotti tipici o semplicemente mangiare fuori con serenità.

Porsi la domanda ” a cosa voglio dare la priorità in questo momento?” può essere d’aiuto per non andare incontro a sensi di colpa per aver sgarrato troppo o a una delusione da bilancia successiva al periodo di ferie.

Se in generale la vacanza per noi deve essere il periodo di massimo relax e libertà, forse potremmo pensare di mettere in stand by lo schema che stavamo seguendo staccando completamente la spina…. ma questo vale anche per la bilancia! 

Anche in questo caso, non vuol dire che dobbiamo buttare al vento tutto quello che abbiamo imparato fino a questo momento. La dieta intesa come schema dato dal professionista non è solo quantità, ma anche una guida a quelli che sono gli alimenti di qualità che ci fanno stare meglio. Non dobbiamo abbandonare neanche la buona abitudine al movimento che abbiamo fatto nostra nei mesi passati.

In questo senso la dieta, intesa quindi come alimentazione corretta, non deve mai andare in vacanza!

Piuttosto, vuol dire che potremo sentirci liberi di uscire dallo schema più volte, di concederci la cena con gli amici anche se andiamo in pizzeria o se è a base di fritto misto, il gelato a merenda e  qualche alcolico.

Una volta che abbiamo deciso come viverci la vacanza, organizziamoci sul lato pratico: andiamo in una struttura con tutti i pasti serviti oppure prendiamo una casina con cucina? Ci prepariamo i pranzi al sacco oppure mangiamo dove troviamo posto?

Da considerare è anche la durata della vacanza. C’ è una bella differenza tra un viaggio di una settimana e uno di 1 mese! Sganciarsi dalla dieta per poco tempo può non portarci nessun effetto indesiderato, 3-4 settimane invece possono essere proprio controproducenti.

Arriviamo adesso agli aspetti più critici delle vacanze: pasti  e  merende in spiaggia, aperitivi e cene in compagnia. Ecco dove porre un po’ di attenzione:

  • non esagerate con la frutta. In spiaggia si tende a mangiarne in continuazione! Idem e a maggior ragione per succhi e bevande zuccherate (anche in versione light).
  • evitate di gestire i pasti in spiaggia con focacce e pizza rossa (tipiche della costa Toscana!) o insalataone ricche di formaggi (anche quelli freschi!) e prodotti conservati quali salumi, affettati, tonno, mais, verdure sott’olio o sotto aceto, crostini.. Un abuso di questi alimenti può davvero compromettere gli sforzi fatti, vanno bene ogni tanto. Usate magari uova, legumi e verdure fresche!
  • Preferite i gelati artigianali a quelli confezionati e soprattutto non tornate a fare la colazione al bar tutte le mattine. E’ importante continuare a dare al corpo stimoli genuini, gusti semplici non artificiali.
  • Aperitivi perchè no, ma dosiamoli ed devitiamo di tirarci la zappa sui piedi comprando la maxi busta di patatine che poi inevitabilmente finiremo (perchè le patatine sono come droga!). Facciamo una merenda saziante che ci permetta di arrivare all’orario aperitivo non troppo affamati.
  • Cene fuori o con amici: io sono dell’idea che quando siamo fuori a cena dobbiamo prendere quello che più ci piace sul menù e piuttosto ridurre le occasioni in cui ceniamo fuori casa. Se non vogliamo rinunciare alla convivialità potremmo organizzare cene a casa in cui poter sentirsi liberi di preparare quello che vogliamo mangiare, in modo da stare in compagnia ma senza dover ostacolare la volontà di continuare a seguire un’ alimentazione sana.  In questi casi il consiglio migliore che posso darvi è questo: imparate a dire di no e ad ignorare battute/ commenti/ insistenze degli altri e a rispettare voi stessi e le vostre scelte. Su questo mi piacerebbe ritornare in altre occasioni future perchè spesso è un nodo centrale nella riuscita delle diete!

Lascio a voi la parola adesso…quali sono le difficoltà maggiori che incontrate quando siete in vacanza?

Di Alessandra Grifoni

Cresciuta in una famiglia molto attenta alla qualità del cibo e al benessere fisico, da sempre coltivo un interesse per la nutrizione. Il concetto di prevenzione e l’importanza di preservare la propria salute sono diventati da subito pilastri del mio modo di vivere. Ad oggi sono iscritta all’albo professionale dei Biologi e lavoro come Biologa nutrizionista a Firenze, in qualità di libero professionista.

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