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LATTICINI – perchè consumarli con attenzione e di qualità?

Scritto da Alessandra Grifoni

On 31/03/2020

A differenza di quello che molti pensano, il problema di latte e derivati non è il lattosio.
Ovviamente il lattosio causa disturbi in persone che presentano un deficit enzimatico della lattasi (tra cui diarrea, flatulenza e gonfiore) oppure in chi soffre di colon irritabile (il lattosio fa parte dei FODMAPs), tuttavia, per chi non ha queste caratteristiche non c’è motivo di evitarlo.

E quindi quali sono gli aspetti di questi alimenti che minano al nostro stato di salute❓

Come detto più volte latte e derivati contengono proteine chiamate caseine.

Oggi sappiamo che quando la caseina (soprattutto di tipo A1) viene degradata da processi industriali come la pastorizzazione, coagula e diventa una sostanza colloidale insolubile. Più la temperatura del processo è spinta più questa proteina viene trasformata… pensate quindi al latte UHT (ultra high temperature) o al latte in polvere presente in molti prodotti confezionati come la cioccolata al latte!

La caseina degradata è responsabile di quella condizione di cui ho parlato in diversi post, ovvero la permeabilità intestinale la quale comporta una serie di eventi a cascata dannosi per il corpo. Inoltre, è una molecola difficile da digerire per cui può causare disturbi digestivi.

Le alte temperature compromettono anche la salubrità dei grassi e del colesterolo presenti in latte e latticini portando alla presenza prodotti ossidati, i veri responsabili di placche nelle arterie e di uno stato di infiammazione latente.

Ma le caseine hanno anche altri aspetti da non sottovalutare:

– Stimolano la produzione di insulina e quindi possono peggiorare situazioni di insulino resistenza o di infiammazione cronica (muscoli, ossa…). Comprare le versioni light dei formaggi accentua questo aspetto. Un latticino senza grassi ha un potenziale insulinemizzante SUPERIORE agli equivalenti con grassi.

– Hanno un effetto sui IGF-1 e GH (ormoni della crescita) che possono interferire con il quadro ormonale.

Chi può trarre beneficio dall’esclusione di latte e formaggi dalla propria alimentazione❓

Per i motivi elencati prima: chi soffre di acne, di gastrite, di PCOS (sindrome da ovaio policistico con cicli anovulatori), di colon irritabile, di problemi cutanei o reumatici o in caso di diabete.

Altrimenti, come consumarli?

✔️Evitare latte UHT, latte in polvere, sottilette, formaggini…
✔️Acquistate prodotti freschi provenienti da animali che pascolano e quindi non di allevamenti intensivi. In questo modo sarà possibile ridurre la presenza di antibiotici.
✔️Scegliete prevalentemente yogurt bianco intero o greco senza zuccheri, kefir, burro o burro ghee, parmigiano reggiano stagionato diversi mesi. I latticini di capra e pecora, contenendo caseina A2, sono meno infiammatori e meglio digeriti (yogurt, ricotta, formaggi).
✔️Se non avete problemi con il lattosio, evitate i prodotti delattosati, spesso di scarsa qualità per l’aggiunta di addensanti e dolcificanti!

Di Alessandra Grifoni

Cresciuta in una famiglia molto attenta alla qualità del cibo e al benessere fisico, da sempre coltivo un interesse per la nutrizione. Il concetto di prevenzione e l’importanza di preservare la propria salute sono diventati da subito pilastri del mio modo di vivere. Ad oggi sono iscritta all’albo professionale dei Biologi e lavoro come Biologa nutrizionista a Firenze, in qualità di libero professionista.

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