Avevo promesso un approfondimento su gonfiore intestinale e disturbi della digestione. Quello che posso fare con un post è dare un’idea di dove cominciare a capire la causa dei nostri fastidi e come trovare indizi su come muoversi.
I problemi più comuni sono gonfiori e tensione, problemi di digestione, reflusso in combinata, tendenza a diarrea o stipsi.
Quali possono essere le cause di questi disturbi?
Tantissime… per cui nella ricerca di cosa è successo al nostro apparato digerente potremmo prima escludere alcune cause:
✔️malattie autoimmuni o infiammatorie croniche – vi ricordate la sensibilità al glutine e la leaky gut spesso associati a queste patologie?
✔️malattia celiaca o sempre sensibilità non celiaca al glutine
✔️allergie trascurate, tra le più diffuse: allergia al nichel, grano, lieviti e proteine dell’uovo
✔️infezioni come la candida ad esempio
✔️Intolleranza al lattosio
Se gli orecchini e la cintura ci danno fastidio oppure vediamo gonfiare la pancia sotto lo sterno subito dopo i pasti forse potremmo pensare a fare dei test per le allergie per prima cosa….
In molti casi è una questione di cattiva qualità del cibo oppure sono gonfiori che si risolvono evitando sostanze che fermentano nel colon, i cosìdetti FODMAPs. Sono sicura che a tanti di voi è stata data una lista di alimenti ad alto contenuto di questi alimenti da evitare totalmente per 1 mese. In molti casi questa dieta porta sollievo e remissione dei sintomi.
Ma quando i disturbi persistono? 🤔
Probabilmente c’è una radicata disbiosi intestinale, ovvero un’alterazione del microbiota (i batteri del nostro intestino per intendersi) o una sovraccrescita di batteri/ funghi patogeni in una parte dell’intestino in cui non dovrebbero stare.
Tali alterazioni portano alla produzione di metano, idrogeno e altri gas che gonfiano e spingono su diaframma e stomaco (si ha aerofagia, eruttazione, reflusso, nausea..).
Queste condizioni sono più complicate da sistemare e richiedono molta pazienza! Si tratta di squilibri che avvengono nel giro di anni e non si può pensare di rimettere tutto a posto in 2 settimane!
Un ottimo strumento è il diario alimentare. Tenere traccia di ciò che mangiamo e dell’insorgenza dei sintomi ci aiuta a caratterizzarli al meglio e ad individuare gli alimenti che ci danno più fastidio (utilissimo anche in visione di una visita specialistica).
⚠️ Ricordatevi: l’alimentazione è fondamentale nel ripristinare la funzionalità intestinale insieme anche alla gestione dello stress e, se necessario, al supporto di integrazione e farmaci.
Non è più possibile curare solo il sintomo e mettere toppe su toppe. La strada da intraprendere è l’eliminazione della causa e il successivo ripristino delle funzioni compromesse. Ci vuole più tempo e dedizione lo so😌